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La dieta Atkins: come fare e le opinioni di chi l’ha provata

L’origine della dieta Atkins: Generalità.

La dieta Atkins è stata creata negli Stati Uniti negli anni 70 dal cardiologo omonimo Robert C. Atkins. Ideata per risolvere problemi associati al diabete mellito, essa sfrutta in larga parte l’apporto di grassi e proteine e disincentiva l’assunzione di cibi al alto contenuto di carboidrati. I carboidrati rientrano in tale dieta in porzioni minime soprattutto nella primissima fase , e ciò fa in modo che il corpo utilizzi le proprie riserve di lipidi e proteine come forma alternativa all’energia apportata dai carboidrati. Il corpo si trasformerà in una vera e propria macchina, capace di bruciare grassi e perdere peso rapidamente. Tale dieta, a basso contenuto glucidico, ha trovato larga diffusione in Italia e in Europa, sebbene venga osteggiata dagli amanti della dieta mediterranea. La dieta Atkins non prevede rinunce ma al contrario una scheda alimentare ricca di grassi: si potrà iniziare la giornata con uova e pancetta e proseguire mangiando una bistecca. Ebbene sì, tutto nella norma. Tale dieta si rivela vincente per diverse ragioni. Prima fra tutte il fatto che il corpo, sfruttando le proteine, accresca il dispendio di energie. Inoltre il senso di sazietà che deriva da un’alimentazione del genere, ci indurrà a non mangiare di continuo. Al contrario noteremo un aumento della massa muscolare, se abbineremo la dieta all’esercio quotidiano; infatti tale alimentazione fa sì che si sviluppino gli ormoni anabolici, alla base dello sviluppo muscolare. Come per ogni dieta che si rispetti i pasti devono essere tre ed essere regolari e non dovranno intercorrere più di sei ore tra un pasto e un altro. 

Come funziona la dieta: I 4 step da seguire. 

La prima fase della dieta prende il nome di “Induzione“. Essa, funzionale all’abituare il corpo all’assunzione di proteine su larga scala, dura in media due settimane ed è fondamentale per stabilizzare i livelli di glicemia. L’apporto glucidico verrà limitato a soli 20 grammi al giorno (molto poco se si pensa che un piatto di pasta di 100gr ne contenga 75) e si eviteranno cibi come pasta, riso, cereali, patate, dolci, bibite zuccherate e diverse verdure. Inoltre non tutta la frutta sarà alla nostra portata. Cosa poter mangiare dunque? Pesce, carne, uova a volontà. Si dovrà fornire al corpo ben 115/175 grammi di cibi proteici, anche a colazione. Costante l’attenzione alla bilancia: come in tutte le diete, pesarsi è di vitale importanza per capire se il percorso intrapreso stia dando o meno risultati. Di norma, anche se il valore si presenta lievemente variabile a seconda delle persone, si dovrebbe perdere dai 400 ai 1400 grammi alla settimana. 

La seconda fase si chiama “Perdita di peso continua“, si passa alla fase vera e propria del dimagrimento, che in tale fase sarà “costante”. Assolutamente vietati rimarranno i cibi ad alto contenuto di carboidrati, ma la novità sarà l’aumento, seppur minimo, dell’apporto glucidico. Si dovrà aumentare di 5 grammi al giorno dai primi 20 stabiliti e notare, pesandosi, quando si raggiunge il famoso ” Livello critico di carboidrati per dimagrire”. Se esso dovesse arrestarsi ad un peso fisso, si consiglia di sottrarre 5 grammi, fino a quando non si inizi di nuovo la fase di dimagrimento. 

Quando si raggiunge l’ottenimento del peso ideale, si apre la terza fase, ovvero il “Pre-mantenimento“. In tale periodo sarà possibile portare il livello glucidico a 10 grammi. Scopo della terza fase sarà quella di non perdere più di 500 grammi alla settimana. 

La quarta fase è detta “Mantenimento“. In essa si sarà sperimentato la quantità di carboidrati che il corpo può ingerire non interferendo con il peso ideale raggiunto e il peso potrà stabilizzarsi. Verrà naturale a chi ha portato a termine il regime alimentare della dieta di saper dosare senza sforzi i carboidrati da ingerire al giorno. 

In tutte e quattro le fasi indispensabile sarà bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno e integrare alcune deficienze alimentari con integratori specifici, multivitaminici o a base di omega3. 

Perchè si sceglie di fare la dieta Atkins: Esperienza e testimonianze. 

Leggendo vari pareri di donne e uomini che hanno testato l’efficacia della dieta Atkins, pare che la maggior parte di essi non possa lamentarsi circa le poche rinunce alimentari. Poter mangiare in abbondanza cibi saporiti e conditi a piacimento è sicuramente un “Plus”, un punto a favore di questa dieta, così globalmente discussa. 

Molte le star che hanno incentivato l’inizio del percorso Atkins e diffuso gli esiti degli ottimi risultati ottenuti. Ricordiamo tra queste l’attrice americana Jennifer Aniston, famosa per le sue forme perfette e il fisico tuttora invidiabile o la collega Renee Zellweger, nota per i suoi notevoli cambiamenti di peso, soprattutto legati a ragioni cinematografiche. Gli amanti di un fisico atletico, che desiderino intraprendere una dieta, non potranno non soffermarsi sulla possibilità di intraprendere la dieta Atkins, se si pensa all’apporto considerevole che essa è in grado di fornire alla massa muscolare. Sul sito Atkins sarà possibile trovare risposta a molte delle domande più comuni e soprattutto schede alimentari che ci permetteranno di avere una dieta variegata. Di norma la dieta Atkins si consiglia per perdere un peso considerevole (dai 9 kg in su), ma non si esclude la possibilità di perdere un peso minore rispetto ad esso e provare un percorso che possa portare tono e massa muscolare. 

I possibili effetti “indesiderati”: 

Molti i detrattori di questa dieta così diffusa. Andiamo a capire quali possano essere i disturbi legati a tale percorso alimentare. La mancanza di un alto tasso di carboidrati potrebbe provocare al corpo alcune piccole reazioni o effetti collaterali quali nausea, cefalea, insonnia, costipazione, e in casi estremi persino il tumore al colon o malattie cardiovascolari. Le diete chetogeniche, ovvero le diete caratterizzate dall’alto apporto di proteine, sono responsabili dell’abbassamento dei livelli ematici del pH (rendono cioè il sangue più acido). Ecco perchè potremmo imbatterci in disturbi come quelli sopracitati. 

I carboidrati rappresentano una porzione importantissime di energie per il nostro corpo e il suo fabbisogno quotidiano. Basti pensare al fatto che il corpo abbia bisogno di almeno 120 grammi di glucosio al giorno per garantire il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale. La dieta Atkins non ci toglie totalmente i carboidrati, ma ne regola, con il tempo, l’assunzione portandoci a stabilire, secondo il nostro appetito “ormai educato” al cibo, quale sia la nostra effettiva sensazione di fame e quale, invece, una fame nervosa o fuoriposto; quando cioè tentiamo di affogare nel cibo un dispiacere o un nervosismo o semplicemente quando mangiamo per languore, presi dal tedio. 

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