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Rinite allergica cos’è e come trattarla.

Naso che cola, continui starnuti, fastidioso prurito alle narici e cavità nasali otturate, potrebbero essere i sintomi di un comune raffreddore oppure di una rinite allergica. Non è una patologia grave ma colpisce un gran numero di persone sia bambini che adulti e spesso è causa di forti disagi. Vediamo di scoprire esattamente di cosa si tratta con i possibili rimedi.

Che cos’è la rinite allergica?

Lo dice la parola stessa: è una reazione allergica a determinate sostanze dette appunto allergeni; colpisce le vie respiratorie ed in particolar modo le mucose nasali. Quando nell’aria che si respira è presente qualche allergene, prontamente il sistema immunitario reagisce producendo specifici anticorpi (IgE) con l’avvio dello stato infiammatorio. A volte può capitare che la reazione è così violenta da coinvolgere anche la congiuntiva e in questi casi si parla di rinocongiuntivite allergica. Ci sono sostanzialmente due tipologie di rinite allergica, ed in particolare:

  • stagionale: è più comunemente chiamata raffreddore da fieno ed è causata dall’inalazione di pollini. È la forma tipica della stagione della fioritura delle piante e specialmente delle graminacee, betulacee e urticacee.
  • Cronica: in questo caso non c’è stagionalità, il fenomeno si manifesta per l’inalazione di sostanze presenti nell’aria in qualsiasi periodo dell’anno. I maggiori allergeni responsabili sono gli acari della polvere, peli di animali domestici (cani, gatti uccelli, ecc.), spore di muffe, alcune sostanza chimiche e inquinamento ambientale.

Anche in base alla persistenza della patologia si fanno delle distinzioni parlando di rinite acuta se la condizione dura meno di 6 settimane, cronica se supera tale periodo e recidivante se la patologia tende a ripetersi ad intervalli regolari.

I sintomi principali

I primi sintomi di una rinite allergica sono: starnuti che possono anche ripetersi con alta frequenza, fastidiosi pruriti alla gola e alle mucose del naso e un senso di ostruzione nasale. Spesso si hanno anche perdite di muco retronasale con le secrezioni liquide che scendono lungo la gola. L’unione di tutti questi effetti porta anche alla comparsa di mal di testa, anosmia (perdita dell’olfatto), astenia (debolezza fisica) e dispnea (difficoltà respiratoria). Come abbiamo già accennato la rinite allergica in molti casi può interessare anche la membrana che ricopre il bulbo oculare (congiuntiva), provocando arrossamento e gonfiore degli occhi, bruciore, aumento della lacrimazione e fastidio alla luce.

Come effettuare la diagnosi

Pur non essendo una grave patologia, è tuttavia un disturbo che spesso condiziona pesantemente la vita di chi ne soffre. Difficoltà nel dormire, senso di stanchezza, diminuzione della concentrazione, sono tutti aspetti che si fanno sentire negativamente sia per un adolescente alle prese con lo studio, che per un adulto in ambito lavorativo. Essendo un malattia causata da una reazione allergica, la prima cosa da fare è scoprire l’allergene responsabile. Uno dei test medici più efficaci è il Prick con cui si cerca di riprodurre sulla cute del paziente una minima reazione allergica. In aggiunta possono essere effettuati anche i test Prist e Rast (RadioAllergoSorbet test) sul sangue, per scoprire l’allergene tramite l’analisi degli anticorpi sviluppati dal sistema immunitario.

Come curare una rinite allergica

Una volta scoperto l’allergene, il paziente sa con esattezza qual è il suo nemico è può cominciare a prendere le contromisure. Il primo aspetto da considerare è la prevenzione. È impossibile eliminare gli allergeni presenti nell’aria, così come vivere sotto una campana di vetro. Tuttavia si possono attuare una serie di rimedi per ridurre al minimo il possibile contatto. Sapendo di essere allergici ai peli di animali si dovrà per forza di cosa non tenere cani e gatti in casa, anche se vivono all’aperto in un giardino. Se il responsabile è l’acaro della polvere, sarà necessario intervenire per limitare la sua diffusione: in particolare nelle zone della casa dove meglio si annidano e prosperano come la camera da letto. La sostituzione di un materasso e dei cuscini con dei modelli anallergici, è il primo aspetto da valutare. Eliminare qualsiasi tappeto ricettacolo di polvere, batteri e terreno fertile per gli acari, è un altro intervento da effettuare il prima possibile. Nel caso di raffreddore da fieno rimane ben poca scelta se non evitare di uscire all’aperto nei periodi con la più alta concentrazione di polline nell’aria. Per aiutarsi esistono dei calendari con segnati, per ogni tipo di polline, i momenti di massima allerta.

Qualora dovessero comparire i primi sintomi si può intervenire con medicinali prescritti dal proprio medico e in particolar modo con farmaci antistaminici (riducono l’attività dell’istamina) o corticosteroidi (riducono l’infiammazione e alleviano i sintomi); si a assumono per via orale o localmente utilizzando spray nasali e colliri. Nell’uso degli antistaminici serve particolare attenzione perché uno degli effetti collaterali è la sonnolenza. Evitare quindi di assumere questo tipo di farmaci in caso si debba guidare o in determinate condizioni lavorative.

Un altro tipo di intervento è rappresentato dall’immunoterapia. Nel caso di patologie come la rinite allergica, si dovrà utilizzare un’immunoterapia soppressiva in modo da limitare al minimo la risposta del sistema immunitario al contatto con l’antigene. In pratica si somministra in maniera controllata l’allergene al paziente, in modo da far scatenare la reazione allergica. Questo dovrebbe far abituare il sistema immunitario ad accogliere la sostanza come se fosse innocua e non considerarla pericolosa come invece accade in chi soffre di rinite allergica. La terapia è molto lunga e può durare anche 5 anni. Alla fine i risultati sono decisamente validi anche se, eliminare completamente l’allergia, è quasi impossibile.

I rimedi naturali

Ci sono molte sostanze che possono essere utilizzate per cercare di alleviare i sintomi di una rinite allergica. Tra i migliori prodotti senza dubbio spicca l’aceto di mele che ha ottime proprietà antistaminiche e può aiutare a far diminuire la congestione nasale. Anche alimenti come aglio, zenzero, curcuma e ortica, contengono una serie di principi attivi con notevoli proprietà antinfiammatorie: risultano ottimi da utilizzare contro le allergie stagionali per dare sollievo al prurito, tosse e starnuti. Si possono preparare decotti e infusi da bere, anche più volte al giorno, che certamente non sono miracolosi ma offrono pur sempre un valido aiuto.

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