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gingko biloba cos’è e proprietà benefiche di questa pianta

Capita spesso di voler migliorare il proprio status fisico potendo contare su rimedi naturali in grado di potenziare e valorizzare il nostro sistema organico. Fra le tante alternative che abbiamo trattato sul nostro sito negli ultimi mesi, oggi abbiamo deciso di presentare una breve panoramica illustrativa sulle caratteristiche del Ginkgo Biloba, con particolare attenzione ai suoi numerosi effetti, alle sue specifiche sia estetiche che organolettiche, concludendo infine con una breve analisi dell’effettiva importanza che questa pianta riveste per il nostro organismo.

Prima di scendere maggiormente nel dettaglio, però, è bene ricordare che il Ginkgo Biloba nasce come prodotto ornamentale originario della Cina e che, solo in un secondo momento, la scoperta dei suoi usi terapeutici ne hanno aumentato l’effettiva popolarità e richiesta. Proprio per questo motivo, a causa dell’impiego massiccio che si fece nel tempo di tale famiglia naturale – sia fra le popolazioni orientali sia fra quelle occidentali – al momento il Ginkgo Biloba è l’unico superstite dell’omonimo ceppo delle Ginkgoaceae, un tempo diffuse non soltanto in Europa e Asia, ma anche nei territori freddi e inospitali dell’America del Nord.

Ma qual è la fortuna di questa pianta, e perché tutt’ora è un punto di riferimento per i suoi effetti naturali sull’organismo umano? Comprendere l’effettivo valore del Ginkgo Biloba è il primo passo per acquistare un tipo di prodotto la cui assunzione possa veramente arricchire e valorizzare l’esperienza corporea: con un’azione antiossidante – a favore della memoria e delle funzioni cognitive – e con la sua capacità di promuovere la circolazione del sangue, questa pianta è usata per la preparazione di estratti purificanti, ideali per quanti siano interessati a un prodotto che sappia aiutare il proprio fisico in un momento di debolezza o stress.

Ginkgo Biloba: cos’è? Brevi cenni storici

Come abbiamo già avuto modo di dire, il Ginkgo Biloba affonda la sua fama in tempi passati e – secondo alcuni esperti in materia che ne hanno attentamente studiato le proprietà – esso è uno dei più antichi alberi del mondo, caratterizzato dai tratti di una flora preistorica che risale ad oltre 250 milioni di anni fa. Un risultato niente male per una pianta il cui soprannome è nientemeno che “fossile vivente”. Ma il fascino del Ginkgo Biloba non si ferma qui: sviluppatosi probabilmente nella fase definita dagli storici come Mesozoico, l’albero in questione può raggiungere altezze davvero strabilianti in grado di superare i 40 metri, con una prospettiva di vita che si aggira intorno ai 1000 anni.

Insomma, le caratteristiche storico-botaniche dell’elemento naturale in questione non hanno bisogno di presentazioni, e si attestano come capaci di suscitare l’interesse non soltanto dei biologici e degli addetti ai lavori in ambito scientifico, ma anche di quanti siano interessati a comprendere le proprietà ataviche di un ceppo tanto antico.

Originario dell’Estremo Oriente, il Ginkgo Biloba ha subito un processo di estrema valorizzazione in ogni parte del mondo, tanto che al giorno d’oggi è possibile ammirarlo in parchi e strutture cittadine, in zone pubbliche e private.

La resistenza della pianta, infatti, riesce a tollerare non soltanto gli sbalzi climatici stagionali, ma anche l’attacco di eventuali insetti o parassiti che sono soliti danneggiare specie meno forti; nel caso del Ginkgo Biloba, l’adattabilità ai fattori ambientali (come freddo e siccità) e all’inquinamento atmosferico che si respira nelle grandi metropoli sono la firma distintiva di un albero che non teme l’evoluzione della società, mantenendosi inalterato dal oltre 250 milioni di anni. Una curiosità in merito? Basti pensare che al giorno d’oggi esistono ben sei esemplari sopravvissuti alle radiazioni prodotte dalla bomba atomica sganciata dagli americani al termine della Seconda Guerra Mondiale sulla città di Hiroshima.

Ginkgo Biloba: descrizione botanica

L’albero del Ginkgo Biloba presenta una conformazione botanica abbastanza comune: le foglie verdi sono a forma di ventaglio e presentano sul margine delle mappature che le dividono in due sezioni, contornate da un giallo molto intenso. Per quanti siano alla ricerca di un’immagine immediatamente suggestiva da tenere a mente, basti pensare che il Ginkgo Biloba viene spesso rappresentato come “albero della vita” in tutto un insieme di prodotti d’abbigliamento, oggettistica e accessori che ne richiamano da vicino l’estetica.

Inoltre, il Ginkgo Biloba è una pianta che ha la caratteristica di essere dioica, cioè con sessualità separata maschile e femminile. Le differenze estetiche sono riconoscibili solo da un occhio esperto, ma in linea generale è possibile affermare che la pianta maschio sia più slanciata, e di conseguenza preferibile come ornamento privato o cittadino.

Ginkgo Biloba: principi attivi e utilizzi erboristici e medici

Gli estratti di Ginkgo Biloba sono immediatamente assorbiti dall’organismo e hanno proprietà differenti che dipendono dalle due sostanze in esso contenute: i bio-flavonoidi noti per il loro effetto antiossidante e i lattoni tripertenici, particolarmente indicati in casi di infiammazione, nonché indispensabili per vaso-dilatatori e neuro-protettivi.

In linea generale è possibile affermare che il Ginkgo Biloba abbia due funzionalità predominanti:

  • migliorare le funzioni cognitive;
  • migliorare la circolazione del sangue nelle zone periferiche.

Di conseguenza, gli estratti della pianta di cui abbiamo deciso di parlare oggi, sono cure naturali usate in una serie di prevenzioni e di trattamenti per malattie eterogenee che hanno da sempre interessato i medici:

  • insufficienza venosa e trombosi;
  • allergie respiratorie;
  • cardiopatia ischemica;
  • aterosclerosi;
  • glaucoma;
  • emorroidi e ragadi anali;
  • malattia di Raynaud;
  • demenza senile;
  • morbo di Alzheimer;
  • calo della libido sia nell’uomo che nella donna.

Ma come agisce nello specifico il Ginkgo Biloba, e quali sono i suoi benefici per la mente sia a breve che a lungo termine? L’estratto di foglie che viene spesso commercializzato è ricco di antiossidanti e vitamine in grado di migliorare l’irrorazione dei tessuti cerebrali, senza per questo indebolire la reattività della memoria e della mente in un periodo di forte stress a cui lo stile di vita moderno spesso costringe.

Ma c’è di più: nel tempo la pianta in questione permette di rinforzare i vasi ematici, ripulendo anche il sangue dai radicali liberi e potenziando la capacità dell’organismo di riparare alle mancanze a cui costringe l’invecchiamento. Di conseguenza, l’assunzione prolungata di prodotti a base di Ginkgo Biloba consente di far fronte a periodi di stanchezza prolungata, affaticamento mentale e regressione fisica; ideale per sostenere il difficile passaggio nei campi di stagione o in occasione di un momento particolare della propria vita, gli estratti 100% naturali sono un ottimo modo per tornare in forma, recuperando energie e fiducia crescente.

Ginkgo Biloba: modalità d’uso e i consigli degli esperti

Il Ginkgo Biloba può essere acquistato in farmacia e in erboristeria sotto forma di tavolette o capsule da assumere quotidianamente secondo la prescrizione che viene riportata sulla confezione del prodotto scelto. Gli esperti sconsigliano un utilizzo serale, in quanto il Ginkgo Biloba è solito provocare una fase di eccitamento che potrebbe ostacolare il rilassamento notturno prima di andare a dormire.

Inoltre, fra le controindicazioni più comuni che bisogna conoscere prima di iniziare una terapia naturale del genere, ricordiamo che:

  • è sconsigliato l’utilizzo delle proprietà del Ginkgo Biloba in caso di terapie anticoagulanti o antiaggreganti già in corso;
  • è bene non abbinare il Ginkgo Biloba all’algio o al salice per evitare il rischio di lesioni gastriche;
  • è sconsigliato durante la gravidanza o la fase di allattamento.

Consultare il proprio medico di fiducia è la scelta migliore per essere consapevoli dell’effettiva utilità e sicurezza della terapia a base di Ginkgo Biloba che si desidera cominciare.

Ginkgo Biloba: una proprietà che affonda le sue radici nel nome

In conclusione, vogliamo riportare una breve curiosità inerente al nome della pianta e alla sua conformazione biologica: come abbiamo detto, le foglie del Ginkgo Biloba sono ampie e divise a metà da una mappatura giallognola; essa ricorda appunto la forma – divisa in due lobi – del cervello umano. Di conseguenza, la parola Biloba fa riferimento alla forma bi-lobo della sua estetica, così da rendere immediatamente riconoscibile la proprietà cerebrale che l’ha tanto resa famosa nel mondo fin dall’inizio della storia dell’umanità. Insomma, sembra proprio che la natura ci abbia aiutato a rinvenire le proprietà tanto speciali che questo albero detiene: un mix perfettamente bilanciato di storia e tradizione, effetti benefici e potenziamento delle facoltà umane.

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